Nella passata stagione l’Academy La Spezia era stata una delle grandi sorprese della Serie B, arrivando fino alla fase interregionale per la promozione in A2; le premesse del nuovo campionato avevano fatto pensare ad una stagione meno ricca di soddisfazioni, con un roster da rifondare, considerando che molte ragazze avevano deciso di appendere le scarpette da basket al classico chiodo o di trasferirsi altrove per motivi di studio, con l’obiettivo di raggiungere i playoff.

La grande novità era rappresentata dalla collaborazione con l’altra società cittadina, la Cestistica Spezzina, militante in A2, una collaborazione che però non ha dato i frutti sperati, impedendo a coach Bonanni di dare un’impronta alla sua squadra, in quanto molte giocatrici durante la settimana erano impegnate proprio con la Cestistica.

Da qui un campionato altalenante, con diverse sconfitte, ma che alla fine si è risolto con la conquista della salvezza, grazie al 2-0 nel playout contro Pontedera, arrivato nonostante la sfortuna nell’ultima fase del campionato, con gli infortuni della Ciuffardi e della Vittiman. Note positive, la valorizzazione di alcune giovani interessanti, tra le quali spicca Nina Candelori, in doppia cifra quanto a media punti realizzati, e l’aver ritrovato, in corso d’opera, la veterana Beatrice Morselli, purtroppo costretta a lungo ai box da un grave infortunio.

Le parole di coach Eugenio Bonanni

Eugenio Bonanni, il tecnico della Academy La Spezia, analizza, con grande obiettività e la serenità che lo contraddistingue, il campionato delle sue ragazze, senza nascondere i propri dubbi riguardo la collaborazione con l’altra società di Spezia, la Cestistica Spezzina, militante in Serie A2.

Dopo aver raggiunto nella passata stagione la fase nazionale questo campionato è stato tribolato, qual è il suo giudizio?
Sapevamo che non avremmo potuto ripetere la stagione dell’anno scorso, proprio in considerazione che avevamo perso alcune giocatrici importanti come Arianna Tosi, Vera Candelori, Chiara Frantulli e Beatrice Morselli. All’inizio del torneo, ci eravamo prefissati l’obiettivo di entrare nei playoff che purtroppo non siamo riusciti a centrare, anche per tutta una serie di problematiche e non certo per il valore tecnico della squadra. Detto questo, siamo comunque riusciti a salvarci al primo turno di playout vincendo 2-0 la serie contro Pontedera, quindi, per sintetizzare, posso dire di ritenermi soddisfatto a metà della nostra stagione”.

C’è stato un momento nel quale ha pensato di non riuscire a mantenere la categoria?
In tutta sincerità devo dire di no, ero consapevole di quello che le ragazze potevano dare; per centrare l’obiettivo ho dovuto cambiare la gestione del gruppo, degli allenamenti e delle partite nella parte finale della stagione, cercando di avvicinarmi il più possibile all’approccio mentale delle mie ragazze in quel momento così delicato del campionato”.

Nella stagione appena andata in archivio avevate una collaborazione con la Cestistica Spezzina che milita in A2, a bocce ferme che giudizio ne dà?
Ero dubbioso fin dall’inizio, il rischio era quello di non riuscire a creare un gruppo coeso visto che ci saremmo allenate insieme soltanto una volta alla settimana. Purtroppo, è andata così e non sono riuscito a tramettere quello che, secondo me, era necessario per affrontare questo campionato, se non nell’ultima parte della stagione, quando ormai si lottava solo per il miglior piazzamento nella griglia playout. Pensando invece alle nostre giovani che hanno fatto parte tutta la stagione del gruppo serie A, sono certo che è stata un’esperienza importante, lavorando con un ottimo allenatore come Marco Corsolini, che però non si è tramutata in una crescita significativa a livello individuale. Rimango dell’idea che, se non un’atleta non è ancora pronta per quel livello, deve maturare e crescere in quello inferiore, mettendo così in pratica il lavoro svolto durante la settimana”.

Pur in un campionato altalenante, siete comunque riusciti a valorizzare tante ragazze giovani
Abbiamo sicuramente un gruppo Under 17 molto interessante, così come sono interessanti alcune Under 19, Nina Candelori su tutte, fondamentale anche in questa stagione. Sinceramente avrei voluto lavorare personalmente un po’ di più con loro, ma tra serie A e campionato di categoria le ho viste veramente poco, anche se, a loro merito, bisogna dire che si sono fatte trovare pronte ogni volta che c’è stato bisogno. Se avranno voglia di affrontare la prossima stagione con continuità, sicuramente diventeranno fondamentali per il prossimo campionato”.

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