La passione per la palla a spicchi fatta persona, ecco cosa trasmette Jacopo Stolfi, uno dei giocatori più esperti del campionato di Serie C Silver. Ancora a 38 anni, la guardia, dal tiro mortifero, della Fides Livorno, sprizza amore ed entusiasmo verso la pallacanestro; ai nostri microfoni analizza la stagione della sua squadra ed il campionato nel suo complesso.
Sabato, nella trasferta di Prato, avete interrotto la serie di tre vittorie consecutive, come mai non siete riusciti a calare il poker?
“Prima di tutto, bisogna dire che di fronte avevamo una ottima squadra, Prato appunto, che gioca un’ottima pallacanestro. Stiamo parlando di un roster molto solido, nel quale spiccano Pinna e Bogani, veramente tosto da affrontare. Per vincere in casa loro serviva la prestazione perfetta, cosa che, anche causa un approccio un po’ soft, non siamo riusciti a fare. Siamo stati comunque in partita, non abbiamo mollato, ricucendo in parte il gap iniziale ma senza mai riuscire a prendere in mano il match”.
Per voi della Fides l’obiettivo è entrare nelle prime dieci?
“Esattamente, il nostro target è certamente quello di rientrare tra le prime 10. Lavoriamo tanto per questo, pensando partita per partita, senza fare calcoli. Non ci accontentiamo della decima posizione, non dobbiamo farlo e non ci possiamo rilassare, ma in ogni caso ciò che conta è lasciare almeno sei squadre alle nostre spalle”.
Sei contento del campionato disputato fino adesso dalla tua squadra che, ricordiamolo, è una matricola?
“In generale direi di sì, perché a parte qualche passaggio a vuoto, comunque raro, fisiologico nell’arco di una stagione, ci siamo giocati tutte le partite. Siamo una squadra che fa dell’intensità il proprio punto di forza, ma devo dire che piano piano ci stiamo abituando a giocare anche un basket “più ragionato”. Ma ciò di cui sono più orgoglioso è il gruppo: siamo amici prima che compagni, e questo spesso fa la differenza anche sul parquet”.
A livello personale, quali sono gli stimoli a continuare a giocare dopo tanti anni di attività?
“Passione, è questa la chiave di tutto, l’amore per questo gioco. Incondizionato. Per le emozioni che regala a 360 gradi. Ho quasi 38 anni, ma ho la stessa voglia di quando ho iniziato. Serve tanta dedizione e a me non manca. Non potrei stare senza una palla a spicchi. Ho sempre pensato e penso tuttora che “mi arrenderò” nel momento in cui mi renderò conto di non incidere più. Per ora, al di là di qualche acciacco, sono soddisfatto di quanto sto facendo e grazie all’esperienza acquisita nei tanti campionati disputati riesco a giocare in modo più consapevole”.
Nella corsa al decimo posto, quali sono secondo te le squadre più accreditate?
“Siamo a quasi due terzi del torneo, per cui, ovviamente, molti dei valori si sono già delineati. C’è un gruppo di testa ed un gruppo che staziona nelle parti basse della classifica. Le squadre come noi, che si giocheranno l’accesso ai primi 10 posti sono quelle della fascia di mezzo, tra i 20 e i 12 punti. Al momento è difficile indicarne una in particolare, tutto può cambiare all’interno di una singola giornata”.
In vetta comanda il Cus Pisa, è quella di Forti la squadra dal roster migliore?
“Non so dire con certezza se quello del CUS sia il roster migliore, le squadre di testa hanno tutte roster completi e competitivi; detto questo, certamente il Cus Pisa è una squadra molto attrezzata, composta da ottimi giocatori che condividono la stessa maglia da anni e hanno per questo un assetto ed un’organizzazione ben precisi”.
Questo è un campionato senza play-off, cosa comporta?
“È un qualcosa di strano, diverso dal solito. Credo che sia un peccato non poter disputare i playoff, ogni giocatore non aspetta altro durante la stagione, sono le partite più belle ed emozionanti da giocare. Con questa formula la differenza sta nel fatto che non si può aspettare di raggiungere uno stato di forma ottimale e trovare la chimica migliore, ma il clima playoff va trasferito da subito in ogni giornata di campionato”.
Nella prossima giornata ospiteterete il CMC Carrara, un autentico spareggio in chiave decimo posto
“Sarà una bella sfida, molto stimolante. Conosciamo il peso di questo match, dobbiamo affrontarlo con la giusta serenità ma con grande determinazione. Giocheremo in casa e vogliamo riscattare sia la sconfitta di misura dell’andata che il passaggio a vuoto di Prato, fermo restando che di fronte avremo una delle compagini più in forma del campionato”.
in copertina Jacopo Stolfi (n.12 Fides) in azione nel derby contro la Libertas Liburnia Photocredits: Paola Licheri
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