Finisce con il tripudio degli oltre 1000 tifosi piellini arrivati a Montecatini la quarta edizione della Supercoppa di Serie B; i propri beniamini, infatti, tornano a Livorno con la Coppa dopo aver battuto Ruvo di Puglia, allenata da un livornese doc come Federico Campanella, tra l’altro ex piellino.

La finale è stata di una intensità da playoff, segno evidente di quanto le due squadre ci tenessero ad alzare la coppa; ad indirizzare il trofeo sull’autostrada per Livorno è stato il quarto periodo, dopo che Ruvo di Puglia era stata a lungo avanti, nel terzo quarto anche di 9 lunghezze.

Nel momento di maggiore difficoltà, la Pielle ha fatto quadrato, prima rosicchiando qualche punto in chiusura di periodo, andando all’ultima pausa sotto di 5 lunghezze, sul 59-64, per poi esplodere nel quarto finale. Negli ultimi 10’, infatti, la Pielle ha stampato un parziale di 29-14, decisivo nell’economia del match.

Determinante l’incredibile, ma vero, 6/9 nelle triple – 2 di Campori, 2 di Laganà, una a testa di Rubbini e Chiarini – che ha punito la scelta di Ruvo di difendere l’area, battezzando i tiratori avversari. Una scelta che ha sì regalato 14 rimbalzi in più degli avversari ma ha concesso tanto, troppo, da tre punti, con la Pielle che alla fine ha tirato dalla lunga distanza con il 47,3 %.

La squadra guidata da coach Marco Cardani, al secondo successo nella manifestazione dopo quello ottenuto con Bernareggio, ha sfoderato una prestazione di grande sostanza, nella quale ciascun giocatore è stato bravo a proporsi protagonista: lo hanno fatto Chiarini, con 21 punti top scorer del match, Rubbini, al quale è andato il premio come MVP della finale, Lo Biondo e Campori, uscito dalla panchina per regalare tanta, tanta energia ai propri colori; il capitano ha realizzato 12 punti, con 4/5 dal campo, e 3/4 nelle triple, molti dei quali nei momenti determinanti del match, poi terminato sul punteggio di 88-78 per la Pielle.

Due parole le merita la marea di tifosi livornesi accorsi al “PalaTerme”; vero che Montecatini è relativamente vicina a Livorno (75 km), altrettanto che quello biancazzurro è stato un autentico esodo, con 1200 tifosi arrivati nella cittadina termale per sostenere i propri colori con tanto entusiasmo, altrettanta passione e grande correttezza. Grande festa anche al ritorno al “PalaMacchia”, con i tifosi a festeggiare il trofeo nel piazzale antistante il palazzetto.

Passione premiata da un trionfo destinato a rimanere per sempre nella storia del basket labronico, si tratta infatti del primo successo assoluto in una manifestazione riservata alle prime squadre, motivo in più di orgoglio per la compagine di Marco Cardani, per tutta la società e per i suoi impareggiabili tifosi.

Le parole di coach Cardani

A fine partita, il coach della Pielle Marco Cardani si presenta in sala stampa ebbro di felicità, ma comunque lucido nell’analizzare i 40’ della finalissima:

Non è stata una partita semplice, loro hanno scelto di difendere l’area, battezzando i nostri tiratori ed all’inizio abbiamo avuto qualche difficoltà ad attaccarla; con il passare dei minuti, siamo riusciti a farlo meglio, senza mai perderci d’animo, anche quando siamo andati sotto di nove lunghezze. Si tratta di un successo che regala una grande gioia ai nostri impagabili sostenitori, oggi erano tantissimi, in uno scenario che difficilmente si vede quando le altre squadre giocano in casa, figuriamoci in trasferta. Riguardo al cammino fatto, ho pensato di poter arrivare in fondo al torneo dopo la vittoria contro una squadra forte come Herons, che oltretutto ha cambiato molto poco rispetto alla passata stagione”.

Ruvo di Puglia – Pielle Livorno 78-88

Parziali; 19-15; 43-42; 64-59: 78-88

Ruvo: Ghersetti 12, Galmarini 13, Traini, Diomede 6, Leggio 17, Contento 15, Toniato 10, Boev 5, Granieri NE, Aloia NE. All. Campanella
Livorno: Campori 12, Rubbini 17, Diouf 4, Laganà 6, Ferraro 8, Manna NE, Pagani 4, Cristofani NE, Chiarini 21, Lo Biondo 16. All. Cardani

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