Era nell’aria, adesso è ufficiale, nella prossima stagione la Crifo Wines Ruvo di Puglia e la Liofilchem Roseto militeranno in Serie A2; un traguardo vicino dopo le due vittorie casalinghe, rispettivamente contro la Fabo Herons Montecatini e la Gemini Mestre, e poi conquistato in Gara-3, in trasferta, al “Taliercio” Roseto, al “PalaTagliate” di Lucca i pugliesi.

I primi a staccare il prezioso pass per la categoria superiore sono stati proprio i pugliesi, venerdì sera, con la vittoria a Lucca, la casa della Fabo Herons Montecatini.

Una bella storia, quella della compagine di Rajola, brava a centrare l’obiettivo pochi mesi dopo la prematura scomparsa del Presidente Fracchiolla, vero deus ex machina di un progetto vincente, che ha catapultato in un campionato prestigioso come la Serie A2 una cittadina di appena 25.000 abitanti. In Gara-3, gli “Aironi” toscani ci hanno anche provato ad allungare la serie, ma alla fine si sono dovuti arrendere alla maggior qualità e, soprattutto, profondità del roster pugliese.

Gli uomini di Barsotti partono manco fossero Max Verstappen, con un iniziale 8-0, però prontamente recuperato da Jackson e compagni che mettono il naso avanti già negli ultimi due minuti di partita, con un parziale di 17-6 che la dice lunga sulla voglia pugliese di chiudere la serie. La Fabo però non ci sta, nonostante le assenze di Trapani, Mastrangelo e Benites lotta come una belva ferita, arrivando anche ad accumulare sei lunghezze di vantaggio in avvio del quarto conclusivo, salvo poi arrendersi alla prevedibile maggior freschezza dei pugliesi, alla fine a bersaglio con il punteggio di 85-79, settima vittoria consecutiva nella post season per la Crifo WInes, che ha 15 punti da Jackson (5/13) e Borra (6/10). In casa Termale solita doppia doppia di Arrigoni – da 18 punti e 12 rimbalzi – 16 di Kupstas (5/15) e 14 di Sgobba (5/12).

Alla sirena finale via ai meritati festeggiamenti per Ruvo, che già dalla prossima settimana potrà programmare lo storico esordio in Serie A2, mentre la Fabo è attesa da una ulteriore settimana di lavoro per prepara l’ultima partita stagionale, la più importante, contro la Gemini Mestre, 40’ nei quali la compagine di Barsotti e quella di Ferrari si giocheranno il terzo passaporto per il paradiso della Serie A2.

Se la promozione di Ruvo di Puglia è stata sostanzialmente meritata, basti ricordare il record di 9-1 nella post-season, ancor di più lo è stata quella della Liofilchem Roseto. Gli uomini di Franco Gramenzi, forse il miglior allenatore del campionato, infatti hanno disputato una stagione sontuosa, dominando la SuperCoppa prima e la stagione regolare poi. Dominio continuato nei playoff, nei quali i rosetani hanno asfaltato, con altrettanti 3-0, squadre del calibro di Faenza, Capo d’Orlando e, nella finalissima, la Gemini Mestre.

Anche in Gara-3, nella bellissima cornice del “Taliercio”, la Liofilchem ha mostrato tutta la propria superiorità, stentando soltanto nei primissimi minuti di partita, nei quali Mestre ha fatto segnare un parziale di 11-2. Per i veneti è stato però il classico fuoco di paglia, con la riscossa abruzzese arrivata in un amen, tanto che Aukstikalnis, che partita per lui…, e compagni sono avanti, di cinque, già al termine del primo periodo.

È l’inizio di una cavalcata trionfale, che porta la Liofilchem a chiudere la serie con un netto successo, per 85-63, dopo aver avuto anche 26 lunghezze di vantaggio. Il successo vale la promozione, ceralaccata con l’ennesima super prestazione stagionale, ben raccontata dal 63% da due punti e dallo scarso 23/64 concesso ad una formazione attrezzata come quella di Mattia Ferrari, che porta il solo Giordano in doppia cifra, a quota 13. In casa Roseto, 21 di Aukstikalnis, con 5/8 da tre punti, 18 di Tiberti (7/10) e 10 di Durante (4/8).

Alla sirena di fine gara, parte la giusta festa della Liofilchem, che sfata così anche il tabù che la voleva spesso perdente in finale, come successo tre volte negli ultimi quattro anni.

Una stagione meravigliosa, quella della compagine guidata da Franco Gramenzi, all’ennesima promozione della sua scintillante carriera, arrivata ad un passo da un clamoroso Grande Slam, fallito soltanto per la sconfitta nella finale di Coppa Italia per mano della La T Tecnica Gema di Marco Del Re.

Photocredits: Herons Montecatini

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