Il cognome Forti è praticamente da sempre legato alla Libertas Livorno; il padre Andrea, adesso apprezzato agente di giocatori, filiforme guardia dal tiro mortifero, è stato uno dei moschettieri nel periodo d’oro della compagine labronica – suo, nel lontano 1989, il canestro/non canestro non convalidato che avrebbe dato all’allora Enichem di Alberto Bucci uno storico scudetto -, il figlio Francesco è l’emblema della rinascita della nuova Libertas, ripartita dalla Serie C ed adesso arrivata fino alle altissime sfere della Serie B nazionale.
Il figlio d’arte, da capitano, è infatti stato uno dei capisaldi della rinascita delle “doppia L”, non solo per quanto fatto vedere sul parquet, ma ancor più, per la “garra” mostrata ogni volta che scendeva in campo con la casacca libertassina, diventando, proprio per il suo non voler arrendersi mai, per la sua voglia di gettare oltre l’ostacolo un beniamino del popolo libertassino. Francesco ha vissuto tre anni e mezzo da protagonista con la nuova, ma ormai vecchia, canotta, salutata, tra mille emozioni, in un freddo sabato mattina.
Infatti, come si vociferava già da giorni, Forti sveste l’amaranto con cui ha vissuto mille battaglie, talune perse, tantissime vinte. L’annuncio ufficiale è arrivato, per voce dello stesso ormai ex numero 6 amaranto, in un toccante conferenza stampa, nella quale il capitano, perché nel cuore e nella mente dei tifosi Francesco rimarrà sempre il capitano, ha sentenziato:
“Dopo tre anni e mezzo lascio la Libertas, e vado a Prato – sponda Sibe Gruppo AF – con cui ho firmato un contratto di due anni e mezzo.
Si chiude così, tra lacrime di commozione, la lunga, e vincente, avventura di Francesco Forti in amaranto e se ne apre un’altra, altrettanto interessante, con la compagine di Marco Pinelli che, ovviamente, gongola per un innesto così importante, riservandosi di parlare ai nostri microfoni non appena arriverà il comunicato ufficiale dell’arrivo di Francesco a Prato.
Le parole di Francesco Forti ai microfoni di Toscana Basket World Life
Con la voce rotta dall’emozione, Francesco Forti, ai microfoni di Toscana Basket World Life, racconta i motivi per cui è arrivato, sottolinea di comune accordo, alla scelta di lasciare l’amaranto, in quanto “mancavano le garanzie future per poter andare avanti”, queste le parole dell’ormai ex capitano amaranto:
“La scelta di lasciare l’amaranto della Libertas è stata veramente difficile, ma altrettanto doverosa in quanto non c’erano le garanzie per potere restare anche in futuro, e non sto parlando per il finale di questa stagione.
Quindi, quando si è prospettata l’ipotesi di Prato, sono stato lusingato dal loro interessamento in quanto hanno dimostrato di credere in me; a mia volta ho creduto nel loro progetto, che reputo davvero molto importante, fatto da una società molto seria ed altrettanto preparata. Sono davvero molto carico per questa nuova avventura, nella speranza di poter tornare sul parquet al più presto e ripagare quanto prima Prato per la fiducia che mi ha dimostrato.
Riguardo a Livorno, non è certamente un addio, ma soltanto un arrivederci, sono stati tre anni davvero stupendi, sicuramente i più belli della mia vita; quella di lasciare la Libertas è stata una decisione presa di comune accordo con la società, in quanto non c’erano più i presupposti e le garanzie per le quali potevo far star serena la mia famiglia”.
Photocredits: Filippo Del Monte
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