Serviti i tanti soloni che pontificano sul fatto che, in queste categorie, il fattore campo non conta; invece, le semifinali dei due tabelloni dimostrano l’esatto contrario, con tutte le otto partite giocate finora portate a casa dalle squadre di casa. Vediamo la situazione nei due tabelloni con le squadre toscane impegnate nelle rispettive semifinali

TABELLONE 1

Il dominio delle squadre di casa era iniziato lunedì con la vittoria della Caffè Toscano Pielle, testa di serie numero uno del tabellone. Dopo l’agevole successo in Gara-1 su Avellino, ci sia aspettava una bella reazione degli irpini ed invece il refrain non è cambiato, con la Pielle brava a prendere subito in mano le redini del confronto, senza mai concedere alla squadra di Crotti neanche un vantaggio, così come era successo anche in Gara-1. Di fatto, negli 80’ giocati al “PalaMacchia” i campani non sono mai stati in vantaggio, il che la dice lunga su quanti sia sbilanciata, almeno per ora, la serie.

In una partita subito pitturata del biancoblu della Pielle, a raccontare la supremazia labronica anche le fredde statistiche, tutte favorevoli alla “Cardani band”: i livornesi tirano meglio sia da due che da tre, prendono più rimbalzi, contrariamente a Gara-1, e perdono meno palle. Netta supremazia chiosata dal largo 82-64 finale, con la Pielle presa per mano da Rubbini – 15 con 5/7 al tiro – e dal solito Chiarini, autore di 18 punti in 22’ di utilizzo con 6/10 dal campo. Tra gli irpini, male Vasl, 4 con 1/11 al tiro, buona la prova di Riccardo Chinellato, autore di 16 punti tirando 4/8 dal campo e 7/10 dalla lunetta, e qualche sprazzo di Verazzo (11) e Bortolin (10).

Adesso la serie si trasferisce ad Avellino, con la Del Fes obbligata a vincere per non salutare anzitempo la compagnia.

Nell’altra serie del tabellone, si porta sul 2-0 anche la Tecnoswitch Ruvo di Puglia, nei confronti della Fabo Herons Montecatini. Ma se la vittoria della Pielle è stata relativamente agevole, i pugliesi hanno sofferto le pene dell’inferno per zittire le velleità degli “Aironi”. Gara-2 è stata la sostanziale fotocopia di quanto visto in Gara-2, con Montecatini brava a spiccare il volo nel secondo periodo, chiuso con 10 lunghezze di vantaggio, un margine poi amplificato fino al +15 in avvio di terzo quarto.

Lì, esattamente come avvenuto in Gara-1, Ruvo stampa un parziale di 22-9 che, a 10’ dalla fine, restituisce, sul 51-53, equilibrio alla partita. Il trend favorevole a Ruvo continua anche nel periodo finale, con i pugliesi bravi ad allungare fino al +8, sul 67-59, per poi chiudere per 78-72, guadagnandosi tre consecutivi match-ball per chiudere la serie. A prendere per mano la compagine di Raiola la gran prova di Jackson, autore di 29 punti con 10/21, tra cui 5 “triple”, la grinta di Ghersetti, determinante ben oltre i 12 punti realizzati, ed i 12 di Leggio. Nei termali, che non sfruttano il saldo attivo, +7, quanto a rimbalzi catturati, sotto i tabelloni, 14 di Arrigoni, in appena 17’ di utilizzo, 13 di Radunic e 12 di Chiera, ma con un rivedibile 1/6 dal campo.

Venerdì ecco Gara-3 a Montecatini, con gli “Aironi” costretti a volare alto, leggi vincere, per allungare una serie fin qua caratterizzata, per loro, da infiniti rimpianti.

TABELLONE 2

Finalissima vicina, molto vicina, per la Akern Libertas Livorno, avanti 2-0, contro la General Contractor Jesi. Gara-2 è stata un monologo amaranto, come e più della partita precedente, con la Libertas che parte a razzo, stampando un parziale iniziale di 7-0 ed alla prima pausa è avanti di 7 punti, grazie ad una superba difesa che tiene Jesi a 0/9 dal campo. Il ritornello non cambia nel secondo periodo ed all’intervallo lungo il confronto è già indirizzato, con la Libertas avanti di 14, sul 38-24. Il monologo amaranto continua nel secondo tempo, con Jesi che trova con continuità la retina labronica solo nel periodo finale, in cui Merletto e compagni tirano con 7/11 nelle triple, realizzando 28 punti, bottino che serve solo a lenire lo scarto finale.

Per la settima volta consecutiva nei playoff, la Libertas tiene i rivali sotto i 70 punti, chiaro il sillogismo, per sperare di allungare la serie i marchigiani devono segnare di più. Nella Libertas, Andreazza porta quattro uomini in doppia cifra, con Allinei a 15, con 5/9 dal campo, e Bargnesi (5/8) ad 11, gli stessi di Amos Ricci, uno che non delude mai. In casa General Contractor, 13 di Tommaso Rossi, ma con 3/12 al tiro, e 12 di Merletto che segna 4 delle 7 triple tentate.

Venerdì Gara-3 a Jesi, con la Libertas che proverà a chiudere la serie, mentre Jesi cercherà di sfruttare il fattore campo – davanti al pubblico amico ha perso solo tre volte – per forzarla a Gara-4.

Photocredits: Paola Licheri

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