È stata una giornata in cui La T Tecnica Gema è stata a guardare per i problemi che hanno costretto il Chieti Basket a ritirarsi dal campionato, a girone di ritorno inoltrato. Non un bel biglietto da visita per l’intero movimento, costretto, proprio in virtù della rinuncia teatina, a riscrivere la classifica, con ovvio risentimento da parte di chi la compagine di Lino Lardo l’aveva battuta, magari anche due volte.
Tra chi ha giocato, l’oscar di giornata spetta sicuramente alla Solbat Piombino; i ragazzi di Lorenzo Formica nel derby di Livorno giocano una super partita, uscendo dagli applausi del caldo pubblico della Pielle, a sua volta uscita tra i fischi dei propri supporters. La Pielle ha convinto solo nei primi 4’, nei quali era uscita dai blocchi sprintando come un centometrista, con un parziale di 13-1. Formica ha chiamato un time-out e la partita si è capovolta; Piombino, infatti, ha piazzato un parziale di 46-21 che ha dipinto di gialloblu il confronto. Anche nella ripresa poco è cambiato, con la Pielle mai in grado di tornare sotto la doppia cifra di svantaggio e Piombino apparsa a più riprese padrona del campo.
Davvero una prestazione negativa per la compagine di Campanella, come dice il pessimo 20/54 al tiro e l’ancora più pessimo 22/40 ai liberi. Di fatto con le due sconfitte, quella di Sant’Antimo e Piombino, la Pielle ha vanificato la bella rimonta che l’aveva portata nelle zone altissime della graduatoria. La Solbat invece ha dimostrato di aver imboccato la strada giusta, quella che porta alla salvezza. Tra i singoli, nella Pielle qualche sprazzo di Venucci (16 in 24’ di utilizzo) e poco altro, in casa Solbat 17 di De Zardo e 16, in altrettanti minuti di utilizzo, di Nicoli, con 4/8 nelle triple, di cui due determinanti nel risultato finale.
Se Piombino sorride a trentadue denti, ancor di più lo fa l’Umana San Giobbe Chiusi che anche con Salerno conferma il suo momento magico. Con quella ottenuta sui campani, infatti, sono ben otto le vittorie consecutive, utili per catapultare la compagine di Zanco nelle zone nobili della classifica. Adesso, il sesto posto, che vale i playoff diretti, è solo a due punti di ritardo. I biancorossi si complicano la vita nel finale, ma alla fine costringono alla resa Salerno; nel periodo finale, infatti, gli ospiti erano tornati a -1 dopo aver chiuso sotto 13 il terzo periodo. Decisivi i quattro liberi consecutivi infilati da Rasio nel finale.
Proprio Rasio si merita la palma del migliore, con una doppia doppia da 15 rimbalzi e 18 punti, gli stessi realizzati da Renzi, con 6/12 dal campo. Bene anche Gravaghi, autore di 16 punti in altrettanti minuti di utilizzo.
Chi riscatta il mercoledì nero, caratterizzato dalla brutta sconfitta casalinga contro Ruvo di Puglia, è la Fabo Herons Montecatini, corsara a Ferentino, il parquet dove gioca Latina. I ragazzi di Federico Barsotti disputano una gran prova in difesa, tenendo i pontini, che pure strappano 7 rimbalzi in più dei rivali, a soli 50 punti, appena 21 dei quali nel secondo tempo. Dopo un avvio equilibrato, la svolta a favore degli “Aironi” arriva nei due quarti centrali, nei quali Benites e compagni stampano il 28-15 che vale l’ipoteca sul successo, poi arrivato con il 68-50 finale.
La chiave del successo termale è tutta nella grande efficacia difensiva; lo dicono le 16 perse ed il rivedibile, a dir poco, 18/53 dal campo dei padroni di casa. Montecatini sbaglia qualcosa di troppo in attacco, ma comunque la vince senza sudare troppo, con Natali e Chiera a 16, rispettivamente con 6/12 e 4/11 dal campo. Bene anche Klyuchnyk, in doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi in 24’ di utilizzo.
Per chiudere, c’è da dire che gli “Aironi” si rinforzano con l’arrivo della guardia lituana Tautvydas Kupstas, 192 cm, nato il 14 febbraio 2000 a Kaunas. Kupstas arriva dagli estoni del Keila Coolbet, con cui stava disputando la Lega Estonia-Lettonia alla media di 15 punti e 4,2 rimbalzi, con il 38% dalla lunga distanza. Un innesto che aumenta le rotazioni a disposizione di Barsotti nel reparto piccoli.
Photocredits: Andrea Masini (Pielle Livorno)