Giornata interessante, quella andata in archivio nel campionato di Serie B Interregionale, vediamo cos’è accaduto nel dettaglio nei tre mini-gironi della seconda fase.

PLAY IN GOLD

La copertina di giornata è tutta per la Swag Basket Cecina, non tanto per la vittoria su Gazzada, ampiamente nelle previsioni, quanto per il modo in cui è arrivata. I ragazzi di Andrea Da Prato, infatti, hanno giocato una grande partita, ben raccontata dai 119 punti segnati, manco fossero una compagine NBA. A testimoniare la super prestazione anche le percentuali: Cecina ha tirato con il 71% da due e con uno stellare 59% da oltre l’arco, rendendo la partita una formalità già all’intervallo lungo. In una partita in cui Da Prato ha portato undici uomini a referto, cinque dei quali in doppia cifra, spiccano i 23 di Turini, con un irreale 9/9 dal campo, i 17 di Longo, in 21’ di utilizzo, e 13 di Bruni.

Con questa vittoria Cecina aggancia la prima posizione, potendo approfittare del contemporaneo stop della Computer Gross Empoli, costretto allo stop dopo due vittorie di fila. A far versare lacrime amare a Luca Valentino ci pensa Saronno, corsaro in volata. Quello di Empoli è stato un match scorso sui binari di un grande equilibrio, con Rosselli, per lui doppia doppia da 14 punti ed altrettanti rimbalzi, e soci che hanno sprecato l’occasione di rimanere da soli in vetta al girone. Determinante, stavolta in negativo, le percentuali; Empoli ha tirato con il 42% da due ed appena il 14% da lontano.

Oltre a Empoli, c’è un’altra toscana che spreca una colossale occasione per avvicinarsi alle zone altissime della classifica, la Stosa Virtus Siena. Contro Casale Monferrato i ragazzi di Maurizio Lasi pagano un pessimo secondo quarto, nel quale incassano un parziale di 35-20 che costa il -12 all’intervallo lungo, poi diventato -17 a fine terzo quarto. Nel periodo finale la Virtus prova la rimonta, ma non riesce, pur andandoci molto vicina, a colmare il gap, uscendo sconfitta di appena due punti. A Lasi, senza l’acciaccato Calvellini – assenza pesante -, non bastano i 28 di Bartoletti, con un super 10/10 da due punti, ed i 19 di Diminic.

Tra le toscane, non smette di lottare la La Patrie San Miniato; i biancorossi di Gabriele Martelloni infilano la seconda vittoria di fila, questa settimana zittendo le velleità di Pavia, forse la squadra più ambiziosa del lotto. A raccontare l’ottima prestazione di San Miniato il fatto che i lombardi, pur perdendo di soli quattro punti, non hanno mai messo il naso avanti per tutta la partita. San Miniato parte con un bel 20-9 nel primo quarto, scavando un solco di 11 lunghezze, sul quale costruisce la vittoria. Tra i singoli, 12 di Lovato, con 8/11 da due, e 12 di Jovanovic, bravo ad infilare quattro triple.

PLAY IN SILVER

Se nel Play Gold Empoli si dispera per aver sprecato l’occasione per rimanere solitaria in vetta alla classifica, altrettanto fa Lucca; nell’anticipo del giovedì, infatti, la compagine di Olivieri si fa irretire dai giovani terribili di Derthona, a dama grazie al parziale di 12-4 negli ultimi 3’ di gioco. Lucca recrimina per qualche errore di troppo dalla lunetta – alla fine 9/17 – e per non essere riuscita a sfruttare i cinque uomini in doppia cifra, con Trentin a 17 e la coppia Simonetti-Lippi a 15.

Dello stop di Lucca, approfitta la Consorzio Leonardo Quarrata; i ragazzi di Tonfoni giocano una partita superba contro Campus Varese, ancorchè priva di Zhao, rimandata in terra lombarda con la bellezza di 23 punti di scarto. Quarrata chiude la contesa già nei primi 20’, chiusi con un vantaggio di 20 lunghezze, arrivando poi fino al +43, prima della rimonta di Varese nel periodo finale. Determinante, nel successo di Quarrata, la netta superiorità sotto le plance – 51 a 32 il computo dei rimbalzi – ma soprattutto la straordinaria prova di Mustiatsa, autore di 42 punti in appena 27’ di utilizzo, con un ottimo 17/24 al tiro. Bene anche Federico Regoli, in doppia doppia da 10 punti e 12 rimbalzi, Tiberti (16) e Molteni (15).

Se Quarrata sorride a trentadue denti, Spezia versa lacrime amare; i liguri, infatti, sprecano la colossale, e forse irripetibile, occasione di agganciare la vetta del girone facendosi sconfiggere in casa dai “boys” di Borgomanero, più lucidi nella volata finale. A poco più di 3’ dalla fine, infatti, la partita era in equilibrio perfetto, sul 79-79, prima dello sprint dei giovani piemontesi. A Scocchera non bastano i 30 di Filippo Paoli, con 6/10 nelle triple, ed i 17 di Sakalas.

Chi vede svanire le speranze di un clamoroso aggancio alla zona playoff è la Amen Arezzo, sconfitta a domicilio da Gallarate. Anche in terra aretina la partita si decide in volata, dopo che la compagine di Evangelisti aveva avuto anche 15 lunghezze di vantaggio. Sembrava un margine decisivo ed invece i lombardi non si sono arresi ed alla fine hanno portato a casa i due punti, sfruttando la miglior percentuale da due, 51 % il contro 37 dei padroni ai quali non bastano i 23 di Toia – con 8/17 al tiro – ed i 14 di Zocca.

PLAYOUT

La Cantini Lorano Legnaia bissa il successo della settimana scorsa e vede la salvezza sempre più vicina; i ragazzi di Zanardo vincono a Collegno, staccando anche i rivali in classifica. I fiorentini allungano nel secondo periodo, chiuso con un parziale di 22-14, ma la vincono nei 5’ finali, nei quali stampano il break decisivo, un 7-4 che vale due punti di platino. Per Legnaia, senza Sakellariou, in panchina per onor di firma, 15 di capitan Del Secco e 14 di Cherubini.

Sfiora invece l’impresa la Solettificio Manetti, ad un passo dall’espugnare il parquet della capolista Oleggio; i ragazzi di Manetti accarezzano a lungo il sogno di agganciare i due punti, evaporato nel periodo finale, nel quale Oleggio infila un parziale di 19-8 che capovolge l’esito della partita. Alla fine, Castello perde di uno, sbagliando, con Corbinelli, anche la tripla della vittoria. Una sconfitta che fa male alla classifica, ma ribadisce l’ottimo momento di Belli e compagni, continuando così la salvezza non è utopia. Castello, in una partita dai bassi punteggi, porta quattro uomini in doppia cifra, con Nepi a 18 e Pucci a 14.
Photocredits: Riccardo Bargiacchi

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