Il tecnico della Laurenziana Firenze, Alessandro Calamai, nonostante la bella vittoria di domenica sera a Pontedera, è convinto che per raggiungere la prossima C Gold la sua squadra dovrà “lavorare in palestra per conquistare altri punti fondamentali per raggiungere l’obiettivo di entrare tra le prime undici”.
Il tecnico fiorentino poi parla dell’anomalia di un torneo senza playoff, il che “toglie brio ed emozioni” al campionato.
Partiamo dalla formula del campionato, in questo torneo non sono previsti i playoff, cosa ne pensa e quanto ha cambiato il modo di approcciarsi alle gare
“I playoff nella pallacanestro sono il principale obiettivo di ogni squadra per salire di categoria; si tratta di partite a sé, nelle quali una squadra classificatasi anche tante posizioni dietro alla prime può dare filo da torcere a chiunque; sono le partite che riempiono i palazzetti, caratterizzate da agonismo e voglia di vincere. Nel nostro campionato, in questa stagione, non sono previsti ed è un peccato perché tolgono al torneo quel “brio”, e quella voglia di potervi accedere per sperare nella promozione. Ciò comporta che le squadre già certe di accedere alla prossima C Gold non hanno più nulla da chiedere al campionato e questo può far calare le motivazioni nel finale di stagione”.
A questo punto della stagione ci sono tantissime squadre che poco hanno da chiedere al torneo, questa differenza di motivazioni quanto può influire nei risultati delle ultime giornate?
“Come ho detto prima siamo arrivati a sei partite dalla fine, le squadre che ancora devono raggiungere la salvezza e che sperano di rientrare nelle prime undici posizioni hanno ancora grandi motivazioni ed altrettanta fame di vittorie. Viceversa, quelle già salve, ad oggi le prime sei, hanno molti meno stimoli per giocare con grande mordente e con altrettanto agonismo le partite finali”.
Nell’ultimo turno avete avuto scontro diretto fondamentale nella corsa ad una delle prime undici posizioni, a Pontedera, conquistando due punti di platino nella corsa ad una posizione nelle prime undici
“Domenica sera abbiamo vinto una gran partita in quello che era uno scontro diretto per la salvezza contro Pontedera, cogliendo due punti fondamentali per il proseguo del campionato. Una vittoria che, oltre tutto, ci porta al 2-0 negli scontri diretti, fondamentale nel caso di arrivo a pari punti”.
Mancano ancora sei giornate alla fine, sarà una lunga volata per entrare nelle prime undici
“Ancora la strada per la salvezza è lunga, ci sono dodici punti in palio e noi dobbiamo continuare, una partita per volta, a lavorare in palestra per continuare a crescere e conquistare altri punti fondamentali per raggiungere il nostro obiettivo”.
La vostra stagione è stata funestata dal grave infortunio di Susini, crociato, ma anche da tanti problemi, magari meno gravi, che però hanno tenuto fuori per diverse giornate tanti giocatori, quanto ne ha risentito il rendimento della sua squadra?
“In questa stagione siamo stati veramente falcidiati dagli infortuni, più o meno gravi, che ci hanno portato a non avere mai la squadra al completo per tutta la prima parte di campionato; in alcune partite, sicuramente ne abbiamo risentito, in altre, invece, invece siamo riusciti a sopperire alle assenze con grande concentrazione e con la forza del gruppo”.
Voi avete un buon seguito, quanto è importante l’affetto dei vostri tifosi?
“I nostri tifosi ci seguono al palazzetto ma anche da casa, vedendo le nostre partite online, e sicuramente ci danno quella carica in più che questa stagione particolare serve più che mai. A Pontedera vedere genitori e bambini in tribuna alle nove di sera di domenica è stato motivo di orgoglio e affetto”.
State giocando un buon campionato, di tutte le belle vittorie qual è stata quella che ricorda con maggiore soddisfazione?
“Se proprio devo sbilanciarmi, la vittoria più bella l’abbiamo ottenuta nel girone di andata contro una corazzata come Fucecchio; in quell’occasione abbiamo offerta una ottima prova di squadra, caratterizzata da una perfetta organizzazione difensiva, senza mostrare alcun timore reverenziale.
Invece, quella che più l’ha delusa?
“Quella più deludente, tra le tante partite terminate con una sconfitta in volata, è stata, secondo il mio punto di vista, quella persa recentemente contro Campi Bisenzio perché siamo partiti male ma piano piano abbiamo alzato l’intensità in difesa e siamo riusciti a recuperare e mettere la testa avanti nei minuti finali. Il rammarico è stato quello di non esser riusciti a chiuderla e di essersi trovato di fronte un super Leo Corsi che ci ha punito nel nostro momento migliore”.
Analizziamo il campionato, le prime sette posizioni sono ormai assegnate, rimanete in cinque a lottare per i quattro posti a disposizione per accedere alla prossima C Gold, cosa dobbiamo aspettarci nei sei turni finali?
“Nelle ultime partite può succedere di tutto, noi abbiamo lo stesso calendario di Pontedera e dobbiamo continuare ad incasellare punti pesanti, provando a tener dietro Pontedera e ad giocarsi tutto negli scontri diretti contro Fides Livorno e Monsummano. Ovviamente nessuna di queste squadre mollerà un centimetro e noi dobbiamo arrivare in fondo guardando i nostri risultati per non dipendere da quelli delle altre squadre”.
La prossima sfida sarà contro una squadra che ha poco da chiedere al torneo, la Lo Conte Prato, cosa si aspetta?
“Noi, ovviamente, dovremo provare in tutti i modi a portare a casa due punti fondamentali per la causa salvezza, ma non credo che Prato ci lascerà vita facile in quanto ancora non ha la matematica certezza di salire. All’andata, dopo una grande partita, perdemmo di un punto nel finale e questo deve essere un motivo in più di rivalsa e voglia di vincere”.
Lei allena, con ottimi risultati, anche l’Under 17 della Laurenziana, quanto è difficile contemperare i tuoi impegni?
“Diciamo che ormai da tanti anni seguo tre squadre; il che, sicuramente, non è cosa di poco conto a livello di impegno, ma con i ragazzi dell’Under 17 ho sempre grandi stimoli che portano a nuove esperienze, come il girone di interzona, che ti danno tante energie, soprattutto mentali, per poter continuare a credere in un sogno, quello di raggiungere le finali nazionali. Con la serie C c’è un maggiore stress a livello di risultati ma la voglia di continuare a far crescere e migliorare tutti i ragazzi del nostro settore giovanile è motivo di grande stimolo ed orgoglio”.
Photocredits: Fabio Bernardini FBB