Non inganni la sconfitta con Cecina, il percorso della Solettificio Manetti ABC Castelfiorentino, ancor oggi capolista, sia pure a braccetto di altre due formazioni, è superiore ad ogni aspettativa. Lo afferma, tra l’altro, ai nostri microfoni il tecnico della Solettificio Manetti, Walter Angiolini, in questa lunga intervista.

Aldilà della partita con Cecina state disputando un grande campionato, se l’aspettava?
La squadra che abbiamo costruito in estate era senza dubbio competitiva per lottare al vertice del campionato; considerando che abbiamo disputato quasi tutto il girone di andata senza due giocatori molto importanti come Corbinelli e Geromin, entrambi persi per gravi infortuni, credo che, onestamente, questo gruppo abbia fatto fino a questo momento qualcosa di straordinario”.

Presumo l’obiettivo sia quello di mantenere una delle prime tre posizioni
Noi, in questo finale di torneo, ed eventualmente anche nei play-off, cercheremo con tutte le nostre forze il salto di categoria. Tanto meglio, se poi riusciremo a centrare l’obiettivo senza passare dalla post-season”.

L’impressione è che rispetto alle altre squadre che lottano per la promozione diretta siate un pochino corti
Durante i mesi di gennaio e febbraio, in effetti, quasi tutte le nostre dirette concorrenti hanno arricchito, con qualità e numericamente, i propri roster. Noi, invece, abbiamo “tamponato” l’emergenza derivata dagli infortuni che hanno colpito Corbinelli e Geromin, con l’innesto di un solo giocatore, pur importante qual è Gianni Cantagalli. In più abbiamo nuovamente accolto, con grande piacere, Delli Carri, che però non può esser considerato una vera e propria aggiunta. Si tratta, infatti, di un “over” e quindi si potrà soltanto alternare con Alberto Lazzeri. Comunque, la società ha fatto il suo massimo, e io sono orgoglioso di ognuno dei ragazzi che alleno”.

Ultimamente avete avuto diversi problemi fisici, tanto che Belli e Nepi hanno saltato il big match con Cecina, come stanno i due ragazzi e quando torneranno disponibili?
Premesso che gli infortuni fanno parte del gioco, oggettivamente quello che abbiamo attraversato e che stiamo tuttora vivendo, è abbastanza singolare. Nepi è out da quasi un mese e non è facile far previsioni sul suo rientro. Anche di Belli non so dirvi con precisione, di certo oggi era in stampelle. Vediamo, viviamo, per usare una frase fatta, alla giornata”.

Da qualche settimana avete inserito Gianni Cantagalli, obiettivamente giocatore di categoria superiore, così vi sta dando e come si è inserito nel gruppo?
Spendo volentieri due parole per Gianni perché non di rado in questo nostro “piccolo mondo” si viene etichettati in modo ingiusto. Su questo ragazzo ho ascoltato tante cose, ma la realtà è che si è perfettamente inserito nel gruppo e si è messo a disposizione con grande umiltà, portando qualità ed esperienza”.

Rimanendo sui singoli, state avendo un grande contributo da Belli e Pucci
Belli è il nostro capitano, un ragazzo di una generosità fuori dal comune. Sta disputando una grande stagione ed ha ancora ulteriori margini di miglioramento. Pucci è il nostro leader tecnico, non ha certo bisogno di presentazioni. È doveroso però da parte mia, allargare il commento al gruppo nella sua interezza. Scali e Nepi hanno avuto una continuità impressionante e sono due ragazzi che vorrei sempre allenare, per dedizione e atteggiamento. Lo stesso ragionamento vale per Cantini, sempre prezioso, ben oltre le aride cifre dello scout. Inoltre, devo dire grazie ad Alberto Lazzeri per aver giocato in condizioni fisiche a dir poco precarie, portando comunque il proprio importante contributo. Poi ci sono Tavarez, Cosimo Lazzeri e Ciciliano, bravi a farsi trovare sempre pronti quando vengono chiamati in campo. Infine, da lode la disponibilità dei ragazzini del 2006, che ci permettono spesso di allenarci in modo adeguato. In questo percorso c’è anche il loro apporto”.

Nell’ultimo mese avete avuto un piccolo passaggio a vuoto, vincendo solo una partita delle ultime quattro, da cosa dipende?
In una stagione così lunga, un calo fisiologico ci poteva stare. In tutta onestà però risulta difficile non collegarlo ai problemi fisici che ci perseguitano ininterrottamente”.

In generale, che campionato è?
Mai come in questa stagione, il campionato è livellato verso l’alto; a prescindere dalla classifica, non c’è una sola partita nella quale puoi pensare di vincere se non giochi al meglio delle tue possibilità. Di fatto tutte le partecipanti possono perdere, e vincere, con tutte

Quali sono, secondo lei, le squadre più accreditate per la promozione diretta, le prime quattro o si possono inserire altre?
Se proprio devo spendere due nomi, dico sicuramente Cecina e Virtus Siena, due compagini che, anche alla luce dei nuovi acquisti, hanno a mio parere qualcosa in più, anche come “struttura”. Poi, fino ad Arezzo, che attualmente ricopre la settima posizione in classifica, può veramente accadere di tutto. Stiamo parlando, infatti, di un campionato nel quale regna sovrano un grande equilibrio”.

Domenica prossima avete uno scontro diretto di vitale importante contro la Virtus Siena
Sicuramente il match di domenica nella città del Palio rappresenta un passaggio importante nel nostro campionato ma, senza dubbio, come ho peraltro detto alla squadra, noi dobbiamo lavorare al nostro meglio, ben sapendo che prima o poi raccoglieremo i frutti del nostro lavoro. Saranno 40’ sicuramente importanti, ma nella consapevolezza che, comunque vada a finire la partita, la stagione non termina certo domenica prossima”.

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