Buoni risultati per le squadre toscane nella prima del nuovo campionato di Serie B nazionale, al quale prendono parte cinque formazioni del Granducato, ben delle quattro uscite vincenti dai primi 40’. L’unica eccezione, che conferma la regola, curiosamente arriva dalla squadra che aveva strabiliato nel precampionato, conquistando la Supercoppa, la Pielle Livorno.

La compagine di Marco Cardani, fresco di rinnovo contrattuale fino al 2026, esce sconfitta da Rieti, sponda NPC, nella rivincita della semifinale di Supercoppa andata in scena una decina di giorni fa. Stavolta, alla Pielle è mancato il classico “Killer istinct”; dopo essere stata avanti per gran parte del match, infatti, i biancazzurri sbagliano tre volte con Matteo Laganà il tiro del possibile sorpasso, venendo puniti da Da Campo e da due liberi dell’ex Libertas Agostini. Determinanti i 14 rimbalzi conquistati in meno rispetto ai reatini e qualche difficoltà di troppo nel tenere gli uno contro uno dei piccoli rivali. Tra i singoli, ottima prova di Lo Biondo, con 21 top scorer del match, assieme a Da Campo.

Tra le toscane che hanno vinto, la copertina spetta sicuramente alla Gema Montecatini, brava a rimandare a casa con le pive nel sacco Legnano. La chiave del match è tutta nel primo quarto, in cui i ragazzi di Marco Del Re annaspano ma non affondano di fronte all’incredibile prova balistica degli ospiti, sempre a segno nelle prime 7 triple tentate, che nei primi 10’ infilano la bellezza di 34 punti. Nei successivi 30’, però, la Gema ne concede appena 37, impattando la sfida già a fine terzo periodo. Nel quarto finale è lotta punto a punto, con i termali che, grazie ad una tripla di Passoni dopo 2’13” di gioco, prendono in mano le redini del punteggio senza lasciarle più, fino al 73-71 finale, trascinati dal grande ex Mazzantini, autore di 22 punti in 32’ di utilizzo.

Ben più agevole il successo dell’altra squadra di Montecatini, gli Herons, corsari a Piacenza con un netto 79-61. I ragazzi di Barsotti mettono le cose in chiaro già nel primo quarto, nel quale segnano ben 28 punti, concedendone appena 13 ai rivali. Da quel momento in poi, la partita diventa una formalità per gli “Aironi”, nonostante l’assenza di Carpanzano, in panchina per onor di firma. Barsotti si gode i cinque uomini in doppia cifra (Natali è il top scorer dei suoi a 17), e la solita, rocciosa difesa che concede appena 61 punti ai rivali.

La difesa è anche la chiave di volta del successo della Libertas Livorno, su Cassino. Alla vigilia sembrava un match ampiamente alla portata della “Doppia Elle” ed invece i ragazzi di Andreazza si complicano la vita con un blackout incredibile nel secondo periodo, nel quale segnano la miseria di appena 3 punti, permettendo ai rossoblu laziali di andare all’intervallo lungo con 7 punti di vantaggio. Margine che diventa anche in doppia cifra nel terzo periodo. La riscossa libertassina, dopo che Andreazza era stato espulso per doppio tecnico, segno evidente degli alti toni agonistici di un match giocato davanti a 2000 spettatori, arriva nel periodo finale. L’artefice della riscossa è Jacopo Lucarelli che, dei suoi 25, ne mette 16 negli ultimi 5’30” di gara, tra cui la tripla da distanza siderale che consegna la partita alla Libertas. Bene anche Fantoni, in doppia doppia con 14 punti ed 11 rimbalzi, mentre è da rivedere il play olandese Leon Williams.

Esulta anche la Solbat Piombino, nel lungo viaggio in terra campana, a Salerno; la compagine del golfo stenta nel primo quarto, chiuso sotto di 5 realizzando appena 12 punti. Nel secondo periodo è tutta un’altra musica, Piccone ed Almansi si scatenano, Piombino stampa un parziale nel quarto di 29-12 ed all’intervallo lungo i punti di vantaggio sono già 12, che diventano 19 all’ultimo intervallo. A poco serve la riscossa dei campani negli ultimi 10’, se non a ridurre lo svantaggio finale in termini accettabili, sull’83-70. Decisiva la grande precisione da tre punti di Piombino, che tira con il 47 % dell’arco, grazie alla mano rovente di Almansi (4/6), con Piccone miglior realizzatore dei suoi, a quota 17.

Photocredits: Daniele Lenzi (Gema Montecatini)

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