Degna chiusura di una stagione regolare ricca di successi per le due squadre livornesi, arriva, proprio nell’ultima di campionato, il derby labronico, il confronto più atteso dai tifosi di Caffè Toscano Pielle ed Akern Libertas Livorno.

Non una semplice partita, ma “La partita”, quella che è doveroso provare a vincere, quella che “m’importa assai della classifica, il derby voglio vincerlo”, entrando nel modo di ragionare delle due tifoserie.

Due tifoserie che saranno parte integrante, come e più di quanto accadrà sul parquet, dello spettacolo, con coreografie, da entrambe le parti, di assoluto rilievo. Del resto, la febbre del derby è al diapason, come raccontano i biglietti fagocitati da alcune settimane – rimangono soltanto poche decine di ticket del parterre, quelli più costosi – segno evidente della voglia di veder trionfare i propri beniamini.

Nel segno del “mi importa assai della classifica”, e del non si parli di prendere la partita come gara di preparazione ai prossimi playoff. I tifosi questa partita vogliono vincerla, quelli della Libertas per bissare il successo dell’andata, i “Piellini” per riscattarla e vincere la “bella”, dopo il successo a testa – la Pielle dominò il confronto in Supercoppa – di questa stagione.

Il bello, o il brutto, fate voi, è che la partita non conta nulla per la classifica, con Pielle e Libertas ormai cristallizzate al primo ed al secondo posto. Le due squadre arrivano alla stracittadina con i bioritmi alti; la Pielle, con il successo all’overtime su Herons, ha allungato a 16 la striscia di vittorie consecutive, iniziata proprio lo scorso 7 gennaio, dalla sconfitta nel derby, la Libertas ha vinto le ultime quattro, di cui tre in trasferta e le proverà tutte per interrompere la lunga striscia sì degli “amati-odiati” cugini.

Dovrà farlo senza due elementi importanti del proprio roster, uno dei quali, l’ultimo arrivato Diego Terenzi, ormai out per il resto della stagione, mentre sarà ancora assente Jacopo Lucarelli, forse il giocatore, tra quelli a disposizione di Marco Andreazza, con più punti nelle mani. La Pielle, invece, è al gran completo e proverà a sfruttare un roster “con un maggior talento rispetto a quello avversario”, come detto chiaramente da coach Cardani in una nota trasmissione televisiva.

Entrando nel confronto, il canovaccio tattico è bello che scritto, con la Libertas che proverà a zittire la voglia di correre della Pielle ed i biancoazzurri che proveranno a fare l’esatto opposto, ben sapendo che anche una partita dagli alti punteggi, come quella dell’andata, non è sinonimo certo di vittoria.

Del resto, che, probabilmente, a decidere saranno le prestazioni nella propria metà campo lo dicono le statistiche del campionato; si affrontano, infatti, la prima, quella amaranto, e la terza difesa meno perforate del torneo, rispettivamente con 69,6 e 72,5 punti al passivo, brave a tenere basse, molto basse le percentuali avversarie: la Pielle concede il 47 da due ed il 31 da oltre l’arco, la Libertas il 43 ed il 33.

Numeri simili, ancorché migliori quelli della Libertas, che si capovolgono considerando le stats offensive, con la Pielle che vanta la miglior percentuale del torneo sia da due punti (57 %) che nelle triple (38 %), mentre la Libertas si ferma, rispettivamente, al 50 ed al 32. Ed allora, potrebbero essere decisive la lotta sotto le plance – più dinamici i lunghi Pielle, più fisici quelli Libertas – e la precisione ai tiri liberi, in questa stagione unico tallone d’Achille della squadra di Cardani, che li converte con il 71%.

Tanti numeri, tante considerazioni, che però evaporeranno al momento della iniziale palla a due, nel quale a contare, più che la tecnica e gli schemi, saranno la grinta, la determinazione e la volontà di gettare il cuore oltre l’ostacolo delle due squadre, per dare la soddisfazione più grande, e più attesa, ai propri, caldissimi, supporters.

Photocredits: Andrea Masini

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