Nella grande sfida al vertice del girone A della B nazionale, la Fabo Herons Montecatini risponde come meglio non avrebbe potuto alla sconfitta contro Sant’Antimo nel turno infrasettimanale, costata l’aggancio in vetta da parte della Akern Libertas Livorno; i ragazzi di Barsotti, infatti, battono nel grande scontro al vertice proprio la Libertas, salita al “PalaTerme” galvanizzata dalla serie aperta di otto vittorie consecutive. Le premesse per allungarla c’erano tutte: Montecatini veniva da una lunga trasferta e, soprattutto, era senza uno dei suoi assi, l’argentino Chiera, costretto ai box per due mesi.
Invece al “Palaterme” l’hanno spuntata proprio gli “Aironi”, portando a casa due punti di fondamentale importanza per la classifica, ma ancor più per il morale, mentre la Libertas recrimina per l’infortunio alla caviglia che ha tolto dalla contesa Tozzi, fin lì il migliore dei suoi, con 11 punti in 10’, e, come ha detto coach Andreazza a fine partita, per l’approccio non certo perfetto di alcuni suoi giocatori alla partita, evidenziato anche dalle 15 palle perse. La Fabo ha invece giocato una partita di grande sostanza, che ha avuto i perni nella solita, asfissiante difesa – la Libertas ha tirato con il 32% da due – e nella grande prova di Natali, autore di 25 punti in 27’ di utilizzo, con un super 9/11 al tiro. Il successo regala a Barsotti il primo posto solitario, con due punti di vantaggio sulla coppia di livornesi e sui cugini della Gema.
Proprio la Gema continua a stupire espugnando, con il piglio della grande squadra, il parquet di Rieti, una squadra sì nelle zone basse della classifica, ma che negli ultimi tempi aveva dato abbondanti segni di risveglio. Nel posticipo del lunedì gli uomini di Marco Del Re soffrono nei primi 20’, concedendo ai rivali qualche rimbalzo offensivo di troppo, ed all’intervallo lungo la partita è ancora in equilibrio quasi perfetto (37-36 Gema), poi i termali sistemano le cose sotto le plance, migliorano le percentuali e pian piano allungano, chiudendo con 10 punti di vantaggio ed agganciando le due livornesi al secondo posto. Da rimarcare che anche in terra laziale Gema la spunta pur dovendo fare a meno degli infortunati Angelucci e Mazzantini, in panchina per onor di firma. Nei termali, superba prova di Passoni, autore di 21 punti in 31’ di utilizzo, con 8/11 dal campo, e Savoldelli, 15 con il gustoso contorno di 6 assist.
A braccetto della Gema c’è anche la Caffè Toscano Pielle, al terzo successo consecutivo in una settimana; dopo aver regolato Piombino e Salerno, i labronici riservano lo stesso trattamento anche alla banda di giovani talenti di Crema, che pure vende cara la pelle. I lombardi tengono a lungo in scacco la Pielle, chiudendo il primo tempo avanti di tre lunghezze, sul 36-33; negli spogliatoi Cardani si fa sentire e negli ultimi due quarti cambia tutto, dopo un avvio balbettante, la Caffè Toscano cambia marcia, in difesa, concedendo alla rimaneggiata Crema soltanto 23 punti nei 20’ finali, ma anche in attacco, presa per mano da un Chiarini super, autore di 23 punti con 4/5 nelle bombe, di cui una da casa sua. Non una Pielle scintillante, dunque, ma scolpita nella roccia, che, con il passare delle giornate, sta diventando brava anche a portare a casa quelle partite nelle quali il suo rendimento non è al top.
L’unica toscana che esce imbronciata dal turno è la Solbat Piombino, ko a Cassino. I ragazzi di Damiano Cagnazzo incappano nella classica giornata no, ben raccontata dai 3 rimbalzi in meno catturati rispetto agli avversari, statistica in netta controtendenza rispetto agli usuali standard del Golfo, e dalle ottime percentuali concesse ai laziali. Ne esce una partita a senso unico, con Cassino avanti di 19 già a metà partita, margine agevolmente controllato nei 20’ finali, nei quali, comunque, Piombino, prova, senza successo, a rientrare in partita. In una giornata storta, nota di merito per “Giampy” Almansi, autore di 19 punti con un solo errore al tiro su otto tentativi.
Photocredits: Paola Licheri
