Non è stato facile, tanti gli ostacoli da attraversare, complice un cammino altalenante, costato anche il posto al tecnico di inizio stagione, Filippo Franceschini, ma alla fine la Virtus Siena ha centrato l’obiettivo dichiarato, la promozione in Serie B.
Spartiacque della stagione, la nomina di Maurizio Lasi ad head coach; da quando l’ex playmaker di, tra le altre, Fabriano e Brescia, si è seduto in panchina la Virtus ha perso soltanto una partita, gara 1 della finale playoff, che sembrava far presagire una serie di lacrime e sangue per i rossoblu della città del Palio. Ed invece, ecco tre vittorie di fila a zittire le ambizioni di Quarrata, per una promozione sofferta, ma altrettanto meritata, frutto del giusto mix tra esperti (Olleia, Imbrò, capitan Bianchi) e giovani in rampa di lancio, Costantini e Calvellini su tutti.
Abbiamo analizzato la stagione virtussina con chi la squadra l’ha costruita, il direttore sportivo Gabriele Voltolini, l’ha guidata nella fase decisiva della stagione, coach Maurizio Lasi, e l’ha condotta sul parquet, il capitano Federico Bianchi.
È stato un percorso lungo e difficoltoso, culminato nella vittoria in finale, avete mai avuto paura di non raggiungere l’obiettivo?
Il Direttore Sportivo, Gabriele Voltolini: “Paura no, anche se durante una stagione è inevitabile affrontare momenti di difficoltà. Devo dire però che i ragazzi ci hanno sempre creduto e noi, come dirigenza, abbiamo cercato di tenere la squadra tranquilla e lontana dalle polemiche, anche nei momenti più delicati. Da gennaio il nostro obiettivo dichiarato è sempre stato uno soltanto, la promozione, anche perché eravamo coscienti del valore della squadra. Alla fine, la soddisfazione è stata, paradossalmente, ancora maggiore perché il traguardo ce lo siamo sudati fino alla fine”.
L’Allenatore, Maurizio Lasi: “Ho creduto nella promozione sin dal momento in cui ho accettato di guidare la squadra, perché conoscevo le qualità morali dei ragazzi e credevo nel potenziale del roster che era stato assemblato. Da quando ho preso in mano la squadra, abbiamo perso una sola partita, oltretutto ai supplementari. Vuol dire che ogni settimana i ragazzi hanno preso fiducia in quello che facevamo ed è aumentata la consapevolezza dei nostri pregi che andavano a coprire le nostre debolezze. Questo sentire ha aumentato l’autostima di tutto il gruppo ed ha fatto sì che la convinzione di poter centrare l’obiettivo della promozione, non sia mai venuto meno, anche dopo la sconfitta nella prima gara di finale”.
Il Capitano, Federico Bianchi: “No, anche perché quando vivi con i compagni la quotidianità del lavoro in palestra, possono eventualmente nascere preoccupazioni per qualcosa che riguarda l’immediato futuro, ma posso dire senza tema di smentita che, per quanto riguarda la possibilità di raggiungere la promozione, non c’è mai stato nessun dubbio. Il “remare tutti nella stessa direzione” non è mai mancato, per questo non abbiamo mai temuto di fallire l’obiettivo. Detto da me forse è anche scontato, da capitano fa parte del mio ruolo trasmettere sicurezza e coraggio ai compagni, ma questa è la realtà dei fatti”.
Nel cammino siete incappati in una brutta serie costata l’esonero a Filippo Franceschini, è arrivata lì la svolta?
Il Direttore Sportivo, Gabriele Voltolini: “La serie nera è cominciata a 6’ dalla fine del derby in casa della Mens Sana. Eravamo sul +14 e virtualmente primi in virtù della contemporanea sconfitta di Cecina. In 6 minuti è cambiato il mondo: abbiamo incredibilmente perso la partita e siamo entrati in un vicolo cieco, soprattutto a livello mentale. Dopo quella, sono arrivate altre quattro sconfitte consecutive che ci hanno precluso la promozione diretta. Da lì la scelta dolorosa dell’avvicendamento in panchina per presentarci al meglio ai playoff. Maurizio ha portato serenità nel gruppo, ha fatto un lavoro eccezionale, guidando la squadra fino alla promozione con un cammino quasi perfetto, fatto di 10 vittorie in 11 partite”.
L’Allenatore, Maurizio Lasi: “Il mio obiettivo, dopo quella brutta serie che è costata la promozione diretta, è stato ridare entusiasmo ad un gruppo che aveva il morale sotto i tacchi. Ho lavorato per far sentire importante ogni giocatore della squadra e far prendere consapevolezza che potevamo ancora centrare l’obiettivo attraverso i play off, a patto di arrivare in forma a quell’appuntamento”.
Il Capitano, Federico Bianchi: “Non abbiamo inventato nulla di estremamente nuovo o fatto “magie”. Abbiamo stabilito di comune accordo di fare un breve percorso, teso ad alleggerire la testa di tutti, che in quel momento era in enorme sofferenza: era quella, senz’altro, la cosa più importante da fare, per poi riorganizzare il lavoro delle settimane successive e concludere centrando l’obiettivo promozione, nato a metà stagione con l’arrivo di Dal Maso, Paunovic e Laffite, al posto di Caridi e Cacciatori”.
Durante la stagione inserito giocatori importanti come Paunovic, Dal Maso e Laffitte, quanto sono stati importanti nella promozione?
Il Direttore Sportivo, Gabriele Voltolini: “Sono stati fondamentali, ma alla pari del resto del gruppo. Con il loro inserimento, da gennaio in poi sapevamo di poter contare su un roster lunghissimo, fatto da 12 giocatori quasi sullo stesso livello. Sapevamo che ciò sarebbe potuto diventare il nostro vero punto di forza e così è stato. Devo dire che David, Fabio e Dominic oltre a giocatori forti e di categoria superiore, si sono dimostrati ragazzi super che si sono calati fin da subito nella nostra realtà, amalgamandosi alla grande con il resto del gruppo”.
L’Allenatore, Maurizio Lasi: “Stiamo parlando di tre giocatori importanti per qualità tecniche e umane che hanno contribuito a far crescere il gruppo e a renderlo più profondo e concreto per giocare in velocità, aumentare l’intensità e la pressione difensiva. Non a caso, le squadre avversarie difficilmente hanno retto i nostri ritmi per 40 minuti”.
Il Capitano, Federico Bianchi: “Sono tre ragazzi fantastici, oltre ad essere tre bravissimi giocatori. Sono stati importantissimi per noi, per il loro spessore umano e per le loro evidenti qualità tecniche. Dovevamo sostituire due compagni che se n’erano andati (Caridi e Cacciatori) e con l’arrivo di Paunovic, Dal Maso e Laffitte abbiamo implicitamente “dichiarato” di puntare alla promozione. Per questo – e per molto altro – dobbiamo ringraziare lo sforzo compiuto dal nostro Super Presidente, Fabio Bruttini, e dal nostro grandissimo sponsor, Maurizio Sani (della Stosa Cucine); due signori d’altri tempi, persone come loro non ne esistono e non nascono più. Una loro stretta di mano vale più di qualunque contratto al mondo, la loro vita personale – in primis – ed imprenditoriale “parla” per loro”.
Voi avete un gran seguito di pubblico, quanto vi è stato d’aiuto?
Il Direttore Sportivo, Gabriele Voltolini: “I nostri tifosi sono stati il nostro sesto uomo in casa e, talvolta, anche in trasferta. Come ho detto in altre interviste, questa promozione è anche merito loro. Indipendentemente dal risultato sul campo, quello che è stato costruito quest’anno in termini di seguito, calore, presenza, è un patrimonio che dovremo coltivare nel prossimo futuro. Gli oltre 300 tifosi che hanno assiepato il settore ospiti nel derby con la Mens Sana e la grande accoglienza ricevuta dalla squadra all’una di notte al ritorno da gara 4 a Quarrata, sono immagini che mi porterò per sempre nel cuore”.
L’Allenatore, Maurizio Lasi: “Il nostro pubblico è fatto di tanti affiliati Virtus ma, a questi, negli ultimi anni si è aggiunto, in maniera totalmente spontanea, il terrazzino dei nostri ragazzi. È fatto dai giovani del nostro vivaio che a ogni partita vengono ad incitare la prima squadra e le formazioni del settore giovanile. Hanno un grande entusiasmo, che contagia tutto l’ambiente ed anche i giocatori in campo. Sono fantastici e quando alcuni di loro hanno esordito in prima squadra, beh potete solo immaginare l’entusiasmo che questa cosa ha scaturito….!!!”
Il Capitano, Federico Bianchi: “Il pubblico è stata la nostra forza, anche nei momenti più difficili. Non ci hanno mai fatto mancare il loro appoggio, il loro tifo, la loro voce. In casa e – spesso e volentieri, come successo anche in questi giorni nella serie di finale playoff – anche in trasferta. Colgo l’occasione di ringraziare i nostri tifosi, uno ad uno, per tutto quello che hanno fatto per noi; il merito di questa promozione è anche loro. Com’è ovvio che sia, la cosa più bella che esista nello sport è il trasmettere, da parte dei protagonisti in campo, delle emozioni a chi sta fuori dal rettangolo di gioco. Non c’è niente di più appagante e bello, è per questo che questa vittoria è la vittoria di tutti i tifosi Virtussini”.
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