Rinfrancato dal bel successo di domenica scorsa nello scontro diretto con la Fides Livorno, regolata con un netto 72-52, Andrea Cristelli, il coach dell’Audax Carrara, si concede volentieri alle nostre domande, analizzando con estrema sincerità il percorso della sua squadra e, in generale, il campionato di Serie C Silver

Partiamo dalla formula, raramente si è visto un campionato senza playoff, che ne pensa?
Un campionato che non ci conclude con i playoff è davvero tremendo, in quanto si rischia di arrivare alle ultime giornate con partite condizionate dal fatto che chi è già promosso non gioca con la stessa intensità di chi invece lotta ancora per raggiungere un obiettivo, quale esso sia. Fortunatamente, però, devo dire che, almeno fino ad oggi, grazie alla serietà dei miei colleghi e delle società, questa eventualità è stata scongiurata”.

La formula particolare ha inciso anche sul modo di approcciarsi alle partite?
Sicuramente sì, anche se bisogna dire, per la mia esperienza diretta, che nei campionati della nostra regione, l’approccio deve sempre essere quello giusto, a prescindere che si affronti la prima o l’ultima della classe”.

Domenica scorsa avete giocato un importantissimo scontro diretto con Fides Livorno, agganciando una vittoria fondamentale
Sì, conoscevamo l’importanza dell’incontro, resa ancor più tale dalla notizia della sconfitta subita, il giorno prima, da Pontedera, in casa contro Montale; oltre alla vittoria, in sede di presentazione della partita, ci eravamo prefissati di ribaltare la differenza canestri. A match concluso, direi che siamo abbondantemente riusciti nel nostro intento”. (Audax ha infatti vinto 72-52, ribaltando il -7 della gara di andata, ndr)

Rimangono a disposizione quattro posti utili, ve li contendete in cinque, cosa dobbiamo aspettarci in questa volata finale.
Non mancheranno le emozioni; sicuramente ci aspetta un finale incandescente; credo che, tra tutte le contendenti, la Laurenziana sia avvantaggiata ma, ripeto, non possiamo dare nulla per scontato.”

Voi avete perso in avvio di stagione il vostro giocatore più rappresentativo, Francesco Tealdi, quanto è stato difficile fare fronte alla sua assenza?
L’assenza di un giocatore come Francesco è stata veramente una brutta tegola, difficile da sopportare, così come trovare il giusto sostituto. Una situazione assolutamente non facile da affrontare, come si è visto dai risultati ottenuti dopo l’infortunio di Francesco

Oltre a Tealdi, avete avuto tanti infortuni, si è fatto un’idea delle cause?
Beh, se devo fare, ad oggi, un bilancio sotto l’aspetto infortuni, in 4 mesi abbiamo perso Tealdi e Riccardi, Bianchini, addirittura due volte, e Leporati. A parte quelli di Tealdi, Riccardi e Leporati che sono stati infortuni di gioco, il solo Bianchini, che veniva da un vecchio infortunio, ha forse pagato la condizione non perfetta. Al di là di tutto, però, bisogna dire che ci sono stagioni come questa nella quale si può fare poco contro la sfortuna”.

Importantissimi sono stati gli innesti in corso d’opera, penso a Kuntic, Menicocci e Putti. Quanto hanno inciso nel vostro rendimento?
Sicuramente il lavoro della società nel mettermi a disposizione tre giocatori di questo livello, mi è stato veramente di aiuto. Il loro apporto è stato fondamentale per rimettere in piedi una situazione che, credetemi, si era fatta veramente difficile”.

Oltre a questi tre sta facendo un ottimo campionato Mezzani, mi dice due parole sul ragazzo di Spezia?
Davide Mezzani, classe 2002, è sicuramente un prospetto sul quale la società ha puntato e punterà anche in futuro; si tratta di un giocatore che ha grandi doti, che ancora non ha la consapevolezza di possedere. Deve avere pazienza e grande capacità di ascolto e crescere, soprattutto dal punto di vista mentale, se vuole diventare un protagonista”.

Nel vostro campionato, quanto ha inciso il fatto di giocare le partite casalinghe a porte chiuse, per l’indisponibilità del vostro Palasport?
Se non siete mai stati a giocare a Carrara in un palazzetto pieno, non avete idea di cosa voglia dire il calore del tifo. Io a Carrara ci sono stato da avversario e da coach, vi garantisco che il pubblico incide; purtroppo sono ormai ben tre anni che giochiamo senza spettatori, mentre, specialmente in determinati momenti della stagione, ci avrebbe fatto un gran comodo”.

Lei è ormai espertissimo di questa categoria, che campionato è quello che sta andando in archivio, rispetto a quelli degli anni passati, migliore o peggiore?
Se devo essere sincero, il livello è qualitativamente calato; basta pensare che molte società si affidano a “vecchi” esperti che ancora fanno la differenza. Detto questo, la C Silver rimane comunque un campionato affascinante, nel quale ogni vittoria deve essere guadagnata con il lavoro e con grande sacrificio”.

Nel prossimo turno, avrete il derby con il CMB Carrara, che sta facendo un ottimo torneo, quanto è sentita, in città, la stracittadina e quanto è importante per il vostro campionato?
In generale, si tratta di una rivalità che in città è abbastanza sentita; nella nostra situazione di classifica la stracittadina è fondamentale, perché, se Monsummano dovesse battere sabato Pontedera, una nostra vittoria , oltre al terzo successo nel derby dopo quello in Coppa Toscana e nella gara di andata, ci regalerebbe la matematica certezza della promozione. Avremmo, infatti, a quel punto, sei punti di vantaggio su Pontedera stessa, a sole tre giornate dal termine, con il vantaggio dello scontro diretto favorevole”.

L’ultima domanda, se se la sente, per chiederle il suo quintetto ideale di questo campionato
Onestamente non mi piace fare selezioni, posso però dirti di aver notato, nel roster di Montale, due giovani molto interessanti che, in caso di promozione, potrebbero fare al caso nostro”.

Photocredits: Daniele Borghini

2 Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here