Altra giornata da incorniciare, non è la prima e, si spera, non sarà l’ultima, per le cinque rappresentanti toscane nel campionato di Serie B nazionale.
A raccontare la supremazia delle squadre del Granducato la classifica, nella quale le prime quattro sono proprio toscane, mentre Piombino è subito dietro, in coppia con Crema. A battezzare al meglio la giornata, era stata, nell’anticipo di sabato, la capolista Fabo Herons Montecatini, corsara a Legnano nonostante un pessimo approccio, ben raccontato dai 10 punti di vantaggio dei lombardi al termine del primo quarto, diventati 7 a metà partita. Negli spogliatoi coach Barsotti si è fatto sentire, ed al ritorno sul parquet ecco la virata, con gli “Aironi” che volano via, portando a casa la seconda vittoria di fila, con annesso primato solitario, ancor più importante perché arrivata senza l’infortunato Chiera e con Lorenzetti costretto ad uscire anzitempo per un problema alla caviglia. In una giornata dalle basse percentuali da due, decisivo l’8/17 nelle triple ed i cinque effettivi in doppia cifra, con Arrigoni – uno che poco si vede, ma tanto incide – a 18.
Alle spalle della capolista, vincono tutte le tre più immediate inseguitrici; aveva cominciato, all’inusuale ora di pranzo, la Caffè Toscano Pielle, al quarto sorriso di fila. Nella lunga trasferta in Brianza, la compagine di Cardani, senza l’influenzato Campori, stenta fino a che, nel terzo periodo, si accende Chiarini: l’esterno argentino infila 14 punti di fila e spacca la partita, permettendo ai suoi di portarsi ad un vantaggio in doppia cifra, mai più rosicchiato dai padroni di casa. Oltre all’argentino, uno che, quando si accende, diventa immarcabile, bene la coppia di lunghi composta da Diouf e Pagani: in coppia fatturano 29 punti ed 11 rimbalzi, determinanti nel predominio labronico sotto le plance. E sabato grande scontro al vertice nella tana della Fabo Herons.
Meno scintillante, ma altrettanto preziosa, la vittoria dell’altra compagine labronica, la Akern Libertas; davanti ad un folto pubblico, nonostante il periodo natalizio, gli amaranto partono con le marce basse – iniziale 7-1 per Caserta – ma poi stringono le maglie in difesa, concedendo ai campani appena 54 punti, oltretutto con percentuali, soprattutto dall’arco, veramente basse. Non una prestazione scintillante, quella della Libertas, priva degli infortunati Tozzi e Saccaggi, ma come al solito concreta e determinata. Finalmente protagonista Leon Williams, con 11 punti (3/4 dalla lunga) e 6 assist, anche se il top scorer è Jacopo Lucarelli, a 12.
Chi supera un altro esame impegnativo è la sempre più sorprendente Gema; i ragazzi di Marco Del Re regolano Omegna, una delle squadre più in forma del campionato, quella Omegna che arrivava nella città termale con i bioritmi alti. Sembrava la classica partita insidiosa, invece a Montecatini è bastato un primo tempo da incorniciare, da 59 punti realizzati, per mettere in cassaforte i due punti. Con questo successo la Gema rimane incollata al secondo posto, in piena lotta per agganciare uno dei primi due posti a fine andata, con annessa qualificazione alle “Final Four” di Coppa Italia. A raccontare l’ottima prova della Gema i sei uomini in doppia cifra, tra i quali c’è anche Mazzantini, finalmente recuperato dal fastidio al braccio che lo aveva tormentato nelle scorse settimane.
A completare una giornata da incorniciare ci pensa la Solbat Piombino, vincente contro Fiorenzuola. I ragazzi di Damiano Cagnazzo scendono in campo per riscattare la brutta sconfitta di Cassino e ci mettono appena 20’ ad archiviare la pratica “Bees”, andando all’intervallo lungo con 16 lunghezze di vantaggio. Nel secondo periodo le polveri piombinesi si inumidiscono, Berra e compagni segnano appena 26 punti in 20’, comunque sufficienti per portare a casa i due punti, con annesso quinto posto in classifica, a braccetto con Crema. Da rimarcare la gran prova, e non è una novità, di Fabrizio Piccone, il piccolo rimane sempre in campo ed alla fine il suo scout dice 26, con 6/11 da due e 3/8 nelle triple.
Photocredits: Masini/Silvi (Pielle Livorno)
