Il derby di Livorno ha regalato l’ennesimo, splendido, spettacolo, sul parquet ma anche, se non soprattutto, sugli spalti. A riempire il “Modigliani Forum” una infinità di gente festante – c’erano 8033 persone -, vestita con i colori delle due squadre, con il Palasport sold out già da diversi giorni. E proprio gli oltre 8000 spettatori hanno regalato a tutti gli amanti del basket uno spettacolo difficilmente replicabile anche ai piani alti della nostra pallacanestro, fatto di colori, di bandiere, di sani sfottò e di tanta trepidazione per una partita quasi sempre in equilibrio.

A raccontare l’importanza del confronto anche le tante personalità presenti, in primis il Sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ed il Presidente della Regione, Eugenio Giani.

Da brividi il colpo d’occhio già un’ora prima della gara, con le rispettive curve colorate degli amati colori, il biancoblu piellino e l’amaranto della Libertas, per un tifo tanto assordante e caloroso quanto corretto e palpitante. Uno spettacolo nello spettacolo, in attesa di quello che qualche minuto dopo avrebbero offerto le squadre. Da brividi la coreografia delle due curve al momento dell’ingresso in campo dei rispettivi beniamini; prima la curva Libertassina ha srotolato uno striscione con raffigurato il simbolo della fazione più calda dei tifosi, gli “sbandati”, contornato da miriadi di cartoncini bianchi ed amaranto, poi la curva sud, quella Piellina, ha regalato al pubblico un enorme striscione biancoazzurro, nel quale campeggiava a caratteri cubitali la scritta “Avanti Pielle, Curva Sud”.

Da lì in poi è stato un crescendo rossiniano di cori appassionati, interrotto soltanto, a pochi minuti dall’inizio del match, quando i presidenti delle due squadre hanno ricordato la strage del Moby Prince, chiedendo che venga finalmente fatta chiarezza sulle cause del disastro, il più grande nella storia della marineria italiana. Una richiesta fatta propria anche dalle due curve, per l’occasione unite, con striscioni al riguardo comparsi da una parte e dell’altra.

Il giusto premio per tanta passione è stata una partita emozionante, perennemente sul filo di un equilibrio quasi perfetto, rotto da tre liberi di Lucarelli a 2” dalla fine, dopo che Lo Biondo aveva sbagliato, a 10” dalla sirena, nel pitturato, il tiro del possibile vantaggio. Proprio quel Lo Biondo che era stato determinante nel riportare la Pielle in parità, segnando 7 degli 8 punti nel parziale di 8-0 che aveva impattato la partita a 1’20” dalla fine.

In sostanza, 40’ di pura adrenalina, fatta di strappi e controstrappi, con i break delle due squadre puntualmente rintuzzati dai cugini; prima la Libertas aveva avuto 10 punti di vantaggio nel secondo quarto, poi le Pielle 6 in avvio del periodo finale, sul 69-63, con sei punti consecutivi di Campori. Lì la Libertas, non a caso dal roster fatto di tanti elementi esperti, è stata brava a non disunirsi stampando un parziale di 14-0 che ha regalato il +8 a 3’48” dalla fine. Sembrava fatta, ed invece la Pielle è stata brava ad aggrapparsi alla partita e, presa per mano da Lo Biondo, ha impattato a quota 77, prima dell’epilogo favorevole alla Libertas.

Due punti che consentono alla Libertas di chiudere in vetta il girone di andata, a braccetto con Herons Montecatini, guadagnandosi, assieme agli “Aironi”, la qualificazione alle “Final Four” di Coppa Italia, mentre la Pielle deve dimenticare al più presto la sconfitta e tornare a far punti, a partire da domenica prossima, ancora in casa, stavolta con Rieti, rivitalizzata dall’arrivo dell’illegale, per queste categorie, Roderick, autore di 36 punti nell’ultima, vittoriosa, uscita a Piombino.

Photocredits: Paola Licheri

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