Contrariamente a quanto avvenuto nelle due gara-5 delle semifinali, vinte dalle squadre che giocavano in trasferta, il primo episodio delle serie finali vede prevalere la squadra di casa. Nel tabellone 1, infatti, a partire con il piede giusto è la Fabo Herons Montecatini che però deve sudare le proverbiali sette camicie per liberarsi della Del Fes Avellino che ha venduto cara, carissima, la pelle.

È stata una partita dall’andamento schizofrenico quella del “Palaterme”; i padroni di casa, sospinti da un grande pubblico, sono usciti meglio dai blocchi di partenza chiudendo il primo periodo avanti di tre lunghezze, sul 19-16, per poi arrivare fino al +9 a 3’26” dall’intervallo lungo, sul 37-28.

Sembrava l’inizio della fuga ed invece Avellino, una squadra che non muore mai – per info chiedere alla Pielle – non si è persa d’animo, ha stampato un parziale di 9-0 ed all’intervallo lungo la partita era in perfetta parità, a quota 37.

La verde onda irpina è continuata nel terzo periodo, con Chinellato e compagni bravi a ringhiare in difesa – in tutto il periodo gli “Aironi” segneranno la miseria di 9 punti – arrivando fino al +9 a 45” dall’ultimo intervallo, per poi chiudere il terzo periodo sopra sette, margine sostanzialmente mantenuto fino a 5’30” dal termine. Lì, un coast to coast di Arrigoni ed un canestro di Radunic dopo due rimbalzi offensivi hanno cambiato l’inerzia del match, Arrigoni ha impattato a quota 57, ed alla fine i termali l’hanno spuntata per 69-63, grazie ad un parziale finale di 18-6 che ha fatto tutta la differenza del mondo.

Montecatini, senza l’infortunato Sgobba, non ha certo offerto il meglio del proprio rendimento – lo ha ammesso anche coach Barsotti a fine partita – ma è riuscita ad avere la meglio nonostante percentuali rivedibili (45% da due, 23 da oltre l’arco) ed una lieve inferiorità a rimbalzo. Avellino invece paga dazio alla giornata orribile nel tiro da tre punti, con una sola tripla, di VaSl, realizzata delle 16 tentate.

Tra i singoli, nei termali bene Chiera, 13, con 4/9 al tiro, ma la palma del migliore tocca ad Arrigoni; il numero 12 sigla una doppia doppia da urlo, da 17 punti e 14 rimbalzi. Nei Lupi irpini, solita prova da manuale di Bortolin – ma cosa ci fa uno così in Serie B? – che tira con 7/7 da 2 per 16 punti complessivi, unico però, in doppia cifra dei suoi. Gli altri, infatti, sparano a salve: VaSl 3/15, Verrazzo 3/10.

Neanche il tempo di rifiatare che arriva Gara-2, presumibilmente ancora caratterizzata da un grande equilibrio.

Se Montecatini ha stentato, e neanche poco, l’altra squadra che giocava in casa, la Liofilchem Roseto, ha veramente sudato freddo, portando a casa Gara-1 soltanto con un ultimo quarto da copertina. La Libertas, infatti, era partita meglio, sfruttando la prevista superiorità sotto le plance – 8 a 5 il computo dei rimbalzi nei primi 10′- ma soprattutto forzando gli abruzzesi a tante palle perse, ben 8’ nei primi 10’. Roseto è stata brava a rimanere a galla, tirando con ottime percentuali (7/10), ma prendendosi 8 tiri in meno degli amaranto labronici.

Quando le percentuali di Mantzaris e compagni sono calate, la Libertas ha allungato, chiudendo il primo tempo avanti 7, sul 37-30, dando l’impressione di poter controllare, magari non agevolmente, la partita. Sensazione confermata anche nel terzo periodo, a prescindere da una fiammata di Roseto brava a tornare al -3, chiuso avanti di 10 e con i padroni di casa gravati da problemi di falli. Insomma, le premesse per un colpaccio esterno dei toscani che poteva già indirizzare la serie c’erano tutti.

Invece, nel periodo finale è cambiato tutto; la Libertas, che, vale la pena ricordarlo, ha un Fratto a mezzo servizio, manda sul parquet la sbiadita fotocopia di sé stessa e la partita cambia, meglio si capovolge. Nei primi 3’32” la banda di Gramenzi stampa un parziale di 13-2, prendendo in mano le redini della partita, senza lasciarle più, fino al 72-66 finale, con il quarto periodo caratterizzato da un parziale di 25-9 per la Liofilchem che tira con 10/16 dal campo a fronte di un brutto 4/12 della Libertas che aggiunge 8 palle perse, una enormità.

Di fatto, per Andreazza gioca il solo Ricci, suoi 7 dei 9 punti amaranto. Alla fine, Roseto la spunta, presa per mano da Mantzaris, non a caso uno che ha vinto l’Eurolega, alla fine autore di 19 punti, con 5/9 da tre ed un gran bel 29 di valutazione. Ottima prova anche di Klyuchnyk, 16 con 7/7 da due punti, buona quella di Donadoni (10). Nella Libertas, 15 di Ricci, con 6/13 dal campo, l’ultimo ad arrendersi, 11 di Williams, ma nessuno di questi nel quarto finale, e 9 di Fantoni. Una partita difficile da decifrare, adesso la Libertas deve resettare la delusione per la sconfitta arrivata dopo aver a lungo assaporato il colpaccio mentre Roseto già martedì sera proverà a bissare il successo per poi andare a Livorno potendo contare su tre consecutivi match-ball.

Photocredits: Paola Licheri

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