Delle tre toscane impegnate in Gara-4, vince soltanto la Solbat Piombino, brava a forzare la Gara-5 Ruvo di Puglia, una delle grandi favorite del torneo. I ragazzi di Cagnazzo dimenticano la sconfitta di venerdì ed impattano la serie, grazie ad una superba prova sotto le plance, dove catturano ben dieci rimbalzi in più dei pugliesi.

Piombino parte meglio, accumulando nove lunghezze di vantaggio già nel primo quarto, poi chiuso avanti di tre lunghezze; nel secondo periodo Ruvo arriva fino al +5, ma all’intervallo lungo il confronto è in parità quasi perfetta, con Piombino avanti di uno. L’equilibrio continua anche al rientro dagli spogliatoi, con Venucci e compagni che non concedono mai ai pugliesi il comando del confronto. Alla fine del terzo quarto, Piombino è sul +4, margine poi incrementato fino al +12, con una tripla di Piccone, a 1’40” dalla fine. È il canestro che vale il match, e forza la serie a Gara-5 in programma mercoledì a Ruvo. In casa Piombino gran prova di Mattia Venucci, autore di 25 punti in 33’ di gioco, con 9/18 al tiro ed un super 28 di valutazione, bene anche Piccone, 18 con 5/8 da oltre l’arco, mentre sono di platino gli 8 rimbalzi arpionati da Turel.

Domenica amara, nell’altra parte del tabellone, per la Gema Montecatini e la Akern Libertas Livorno; i termali lottano per tutto il primo tempo a Fabriano, contro la Ristopro di Andrea Niccolai, andando all’intervallo lungo avanti di due lunghezze, salvo arrendersi nel terzo periodo. Al rientro dagli spogliatoi, infatti, i marchigiani stampano un parziale di 31-13, tirando con 6/7 da due e 6/8 da oltre l’arco, che di fatto vale la partita. Alla fine del terzo quarto, Fabriano è avanti 15, margine poi amplificato fino al +19 di inizio ultimo periodo. Lì la Gema alza bandiera bianca, incassando la terza sconfitta consecutiva, con annessa eliminazione. Uno stop, quello di Fabriano, che però non deve far dimenticare l’ottimo campionato dei termali che, nell’ultima gara stagionale, hanno 17 punti da Mastrangelo, con 5/7 nelle triple, e 16 da Passoni, che tira con 5/10 dal campo.

Deve arrendersi anche la Libertas Livorno, nella trasferta a Faenza. La compagine di Marco Andreazza, ancora senza gli infortunati Terenzi e Lucarelli, non riesce a ripetere il colpaccio di venerdì e deve soccombere alla voglia di rivincita dei padroni di casa, guidati dal grande ex “Gigi” Garelli. Come prevedibile, il confronto si dipana lungo sentieri caratterizzati da un grande equilibrio, con la Libertas brava a ricucire uno strappo di 10 punti a favore di Faenza nel secondo periodo, andando all’intervallo lungo sotto di appena due lunghezze. Al rientro dagli spogliatoi l’equilibrio è quasi perfetto, e la spallata decisiva la piazza Faenza nei 10’ conclusivi, nei quali costringe la Libertas a soli otto punti, con un inguardabile 3/18 al tiro.

Con queste percentuali, nonostante la solita grande difesa, impossibile vincere, ed infatti alla sirena il tabellone recita 61-56 per Faenza, e destino della serie rimandato alla rovente Gara-5 del “PalaMacchia”, in programma mercoledì sera. In una giornata nella quale la Libertas tira con il 33% da due ed il 23 da oltre l’arco, percentuali che rendono vano anche il netto +16 a rimbalzo, complice l’assenza dell’infortunato Poletti, si salvano Fantoni (12) e Tozzi (11).

Adesso la serie è in perfetta parità e per conoscere la squadra qualificata per le semifinali bisognerà attendere Gara-5, in programma mercoledì sera a Livorno. Stesso ragionamento anche per la serie tra Ruvo di Puglia e Piombino, con la “bella decisiva” in programma, sempre mercoledì, in terra pugliese.

Photocredits: Marco Teatini (Janus Fabriano)

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