Tutto rimandato, per conoscere il nome delle due promosse in A2 bisognerà aspettare mercoledì sera, con la disputa, in entrambi i tabelloni, di gara-5. Infatti, la Del Fes Avellino e la Akern Libertas Livorno sono brave a sfruttare il vantaggio del fattore campo ed a rimandare tutto alla bella, che però entrambe giocheranno in trasferta, rispettivamente a Montecatini e Roseto.
Proprio la Fabo Montecatini è la squadra che esce con più amarezza dal fine settimana; i ragazzi di Federico Barsotti, infatti, in terra irpina escono dai blocchi di partenza manco fossero Marcell Jacobs, giocando un primo quarto degno di una squadra di categoria superiore. Nei primi 10’, infatti, gli “Aironi” segnano 28 punti tirando con 7/13 da due e 3/3 da oltre l’arco; conseguente, con numeri del genere, il +15 alla fine del primo quarto. Sembra l’inizio di una cavalcata trionfale, destinazione A2, ed invece ad Avellino bastano 10’, quelli del secondo quarto, per rimettere le cose a posto, con un parziale di 28-14, frutto di un gran bel 12/17 dal campo, che vale il -1 all’intervallo lungo.
Nel secondo tempo, la partita scorre sui binari di un grande equilibrio, con diversi cambi di guida, fino a 4’44” dalla fine quando Nikolic, il migliore in campo, riporta in testa Avellino, che non cederà più il comando delle operazioni forzando, con la vittoria per 75-73, la serie a Gara-5. Gli irpini sono stati bravi a riemergere dal primo quarto shock, ed a rimettere in equilibrio prima la partita e poi la serie, sulla falsariga di quanto avevano fatto in semifinale contro la Caffè Toscano Pielle.
Importante, per non dire determinante, nella vittoria di Avellino il maggior numero di liberi tentati, 37 contro 17, e la lieve supremazia sotto le plance. Tra i singoli, nei campani, serata di grazia per Nikolic, autore di 26 punti, con 8/13 da due e 3/3 nelle triple, e doppia doppia, da 10 punti e 14 rimbalzi, per Bortolin. Nei termali, 16 di Arrigoni – 6/16 dal campo -, 11 di Dell’Uomo e 10 di Natali, mentre delude Chiera; per l’argentino appena 2 punti, con 1/6 al tiro.
Se ad Avellino la partita è stata caratterizzata da grande equilibrio, a Livorno il match si è pitturato subito dell’amaranto della Libertas, brava a reagire come meglio non avrebbe potuto alla pesante sconfitta casalinga di venerdì sera. Contro Roseto, accompagnata in terra labronica dal tifo incessante di oltre 300 tifosi, la compagine di Andreazza parte subito con un parziale di 11-2, frutto della solita, grande difesa che costringe gli abruzzesi a sparare a salve fin dal primo quarto, nel quale gli uomini di Gramenzi tirano con 4/15 dal campo. La Libertas chiude il primo quarto avanti di sei ed è sopra otto all’intervallo lungo, con Roseto che segna la miseria di 25 punti.
Al rientro sul parquet ti aspetti la riscossa di Roseto, ed invece la Libertas stampa un parziale di 7-0 che vale il +15, è il break che indirizza il confronto, tanto che alla fine del terzo periodo, chiuso con un parziale di 27-16, i punti di vantaggio di Andreazza sono ben 19. Il periodo finale vale solo per le statistiche, con Gramenzi che risparmia i big Mantzaris e Klyuchnyk, quest’ultimo, tra l’altro, con problemi di falli fin dai primi minuti, in vista della decisiva gara-5 in programma mercoledì prossimo al “PalaMaggetti”.
Anche le stats certificano la netta supremazia dei labronici; tirano meglio sia da due (63 contro 45%) che dalla lunga (29 contro 25 %) e tirano giù sette rimbalzi in più dei rivali. Tra i singoli, gran prova del pacchetto lunghi di Andreazza: Fantoni, nonostante qualche problema di falli, segna 14 punti in 15’ di utilizzo, Buca ne aggiunge 10, con tre stoppate rifilate, e Tozzi stampa una doppia doppia da 10 punti ed 11 rimbalzi. Negli abruzzesi, non bastano i 22, in 30’ di utilizzo, di Donadoni che segna 4 delle 8 triple tentate.
Photocredits: Paola Licheri